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Il XVI secolo non fu solo un susseguirsi di guerre e alleanze, ma per l’Italia e Venezia significò l’apice di quel lungo periodo di fioritura intellettuale iniziato nel secolo precedente . Il Rinascimento fu vissuto dai suoi stessi protagonisti come “età nuova”. Vi fu possibilità di leggere le opere dei classici greci e latini in versione originale conservati nei principali monasteri europei e di gettare uno sguardo nuovo sulla natura con i suoi simboli e il suo mistero, collaborando così alla rinascita dell’arte e dell’architettura. L’artista diventò allora il creatore più che l’artigiano, con il suo operato valutato in base a canoni estetici che tenevano conto, in particolare per i pittori, dei concetti del “contrapposto” (la torsione nella posa della figura), della proporzione degli spazi, dello studio della luce .
Venezia colse la vivacità creativa del momento trasformandosi in tutto lo splendore che ne ha poi costituito l’identità. Diventò una città cosmopolita in cui erano presenti molte e attive comunità di Greci, Armeni, Albanesi, Tedeschi, Ebrei; una città dove al legno si sostituì la pietra nella costruzione dei ponti e delle case, così rinnovando le tecniche di costruzione, senza più bonifica e innalzamento del terreno ma edificando su pali altissimi conficcati nella melma; una Venezia dove si iniziò a costruire o a migliorare opere che la difendessero dal mare e dai fiumi, che regolassero i canali e la viabilità, con la scoperta di nuove forme di imbarcazioni come le celebrate gondole; a Venezia si rivisitarono gli stili antichi per creare nuove interpretazioni in architettura e scultura con Palladio , Sansovino , Codussi, Sanmicheli mentre nella pittura si assistette all’apparizione di geni straordinari fra i quali il Mantegna, Gentile Bellini e Giovanni Bellini, Carpaccio , Giorgione, Tiziano, Lotto, Tintoretto, Veronese , etc. La sua popolazione raggiunse i 150.000 abitanti, variamente occupati tra i settori delle manifatture e dell’artigianato, e in particolare nella fabbricazione e lavorazione del vetro, dei merletti, dell’oreficeria, del cuoio e delle pelli, dei materiali edilizi, dell’editoria. Nacquero le corporazioni che svolsero un ruolo sociale determinante nella costituzione del generale consenso della popolazione veneziana all’operato dello stato.
Molti dettagli sulla vita veneziana dell’epoca ci sono pervenuti attraverso i Diarii del cronista Marin Sanudo, mentre la sua antica immagine aerea deriva dalla straordinaria pianta a volo d’uccello disegnata da Jacopo de’ Barbari.
In campo scientifico il grande matematico Galileo Galilei, professore all’università di Padova, scoprì le leggi del pendolo e mostrò per la prima volta, nel 1609 a Venezia, sul campanile del duomo all’allora Doge Leonardo Donà, la sua invenzione universale, il telescopio . Altra scoperta particolarmente importante è quella della bussola.
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