Ritratto di Maometto II, Gentile Bellini, 1479-80, National Gallery London.

Processione in Piazza San Marco. Gentile Bellini, 1496, Gallerie dell'Accademia, Venezia.

Il miracolo della croce al ponte San Lorenzo. Gentile Bellini, 1500, Venezia, Gallerie dell'Accademia.

Ritratto del Doge Mocenigo Tempora. Gentile Bellini, Venezia, 1488, Museo Correr.
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Ritratto di Maometto II, Gentile Bellini, 1479-80, National Gallery London.


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Ritratto del Doge Mocenigo Tempora. Gentile Bellini, Venezia, 1488, Museo Correr.


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Gentile Bellini

Gentile Bellini (Venezia 1429- 1507) fu un pittore veneziano della seconda metà del XV secolo. Fu avviato alla pittura nella bottega del padre Jacopo. Divenuto presto stimato in città, gli furono affidati i restauri degli affreschi di Antonio Pisanello e di Gentile da Fabriano. Influenzato da Andrea Mantegna e poi dal fratello Giovanni Bellini, fu un notevole ritrattista, come si evince dai profili di Beato Lorenzo Giustiniani (1465, Gallerie dell’Accademia a Venezia) e di Maometto II (1479-80, National Gallery di Londra), eseguito quando l’artista venne invitato a Costantinopoli dalla Signoria veneziana.

Le sue qualità di lucido osservatore si dispiegano nella ricchezza di particolari narrativi dei tre grandi teleri nella Sala della Croce della Scuola di San Giovanni Evangelista: Processione in piazza San Marco (1496), Miracolo della Croce (1500), Guarigione miracolosa (1501), oltre la Predica di San Marco (1504-07), completata dal fratello Giovanni e oggi conservata alla Pinacoteca di Brera.

A differenza del fratello, Gentile Bellini fu scarsamente interessato verso le novità della pittura toscana contemporanea, continuando a interpretare il mondo veneziano quattrocentesco con una sensibilità ancora gotica, fatta di descrizioni fedeli e minuziose, ma come cristallizzate in uno spazio fermo e sotto una luce trasparente.


1300 - 1400 - - rev. 0.1.8

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