Giorgione (Castelfranco Veneto TV 1477- Venezia 1510) fu un grande pittore veneto, che nell’arco di un solo decennio, i primi due lustri del ‘500, pose le basi della pittura cinquecentesca veneziana. Partendo dalle esperienze di
Vittore Carpaccio e di
Giovanni Bellini, Giorgione attuò un modo di far pittura rivoluzionario nello stile e nei contenuti. Già le prime opere, l’Adorazione dei pastori (1504-05, National Gallery di Washington), la Pala di Castelfranco (1505), il ritratto di Laura (1506, Kunst. Museum di Vienna), si svincolano dall’impostazione spaziale quattrocentesca per istituire un nuovo rapporto fra le figure e la natura, mentre il colore diventa l’elemento costruttivo delle composizioni. Nel 1508 eseguì gli affreschi della facciata del
fondaco dei Tedeschi sul Canal Grande, di cui resta un frammento con Giovane ignuda (1508) conservato all’Accademia. Intorno agli anni dal 1505 al 1510 sono datate le opere fondamentali: I tre filosofi (1504-05), Venere dormiente (1507), La Tempesta (1507-08,
Gallerie dell’Accademia), Concerto campestre (1510). Le opere attribuite o attribuibili a Giorgione sono in tutto una ventina, tra le quali: Cristo portacroce (San Rocco a Venezia), Tramonto (collezione privata di Londra), Ritratto virile (Fine Arts Gallery di S. Diego in California).