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La Libreria sorge in Piazzetta S. Marco di fronte al Palazzo Ducale. Fu progettata per fare da sede ai procuratori di S. Marco nel 1537 dal fiorentino Jacopo Tatti, detto Jacopo Sansovino. Egli arrivò a Venezia nel 1527 distinguendosi presto per un nuovo stile, mai visto prima a Venezia, tanto che il grande architetto del tardo ‘500 Andrea Palladio definì la Libreria “il più ricco e ornato edificio, che forse sia stato fatto dagli antichi in qua”. Nel 1545, a lavori già avanzati, gran parte della costruzione crollò. Sansovino, incarcerato, tornò in libertà sfruttando amicizie influenti quali Tiziano e Pietro l’Aretino, e dietro il pagamento della somma corrispondente al danno.
L’intera costruzione fu completata nel 1582 da Vincenzo Scamozzi. L’edificio, con grande portico a loggia, è sormontato da una lunga processione di statue raffiguranti alcune divinità greche. Oggi vi ha sede la Biblioteca Nazionale Marciana, una delle più importanti biblioteche italiane: tra i suoi tesori si segnala il “Breviario Grimani”, un codice miniato da artisti fiamminghi del XV e XVI secolo. Il grande salone è decorato con fregi dorati e affreschi sul soffitto ad opera di Paolo Veronese. Tra i dipinti primeggia un capolavoro di Tiziano, La Sapienza del 1564, ospitato nel vestibolo della biblioteca. L’edificio ospita anche il Museo Archeologico.
1500 - S. MARCO - rev. 0.1.14