Iacopo Negretti, conosciuto come Palma il Vecchio (Serina BG 1480- Venezia 1528) fu un pittore di nascita lombarda ma di formazione veneziana. Giunto a Venezia probabilmente intorno al 1500, ebbe come primo riferimento artistico
Giovanni Bellini, a cui si aggiunsero
Giorgione e
Tiziano. Coltivando il suo gusto idillico, Palma trovò particolarmente congeniale il tema delle Sacre Conversazioni, delle quali se ne conoscono almeno cinque edizioni: quella conservata a Capodimonte a Napoli, alla collezione Thyssen di Lugano, agli Uffizi di Firenze, al Kunsthistorisches Museum di Vienna, e ultima e da poco restaurata, al Museo Nazionale di Belgrado. In esse Palma dimostra una singolare scioltezza compositiva e una ricerca di affabilità nei toni e nei colori. Egli si mise in luce anche come ritrattista, dando il meglio di sé nel Ritratto dell'Ariosto (National Gallery di Londra), dove si notano appieno gli influssi dello stile del Giorgione, e nei ritratti di bionde fanciulle dalla bellezza morbida e prosperosa come nella Fanciulla in profilo (Kunst. Museum di Vienna). Altre sue opere maggiori sono: Santa Barbara (Santa Maria Formosa a Venezia); Le tre sorelle (1520, Gemäldegalerie di Dresda); Giuditta (1525-28, Uffizi di Firenze).