Baldassarre Longhena (Venezia 1598- 1682) fu scultore e tra i maggiori architetti del periodo barocco in Italia. Iniziò a scolpire nella bottega del padre Melchisedec, dove ebbe modo di conoscere l’architetto
Vincenzo Scamozzi e di avvicinare l’opera dei palladiani e sansoviniani attivi a Venezia all’inizio del ‘600.
Nel 1630 vinse il concorso per la
Chiesa di Santa Maria della Salute, la sua opera maggiore, che lo rivelò artista barocco nella ricerca scenografica e nella capacità di organizzazione degli spazi nell’ambiente. Nel 1640 finì le Procuratie Nuove, lasciate incompiute da Scamozzi; tra il 1641 e il 1645 costruì la biblioteca e lo scalone d’onore nel convento di San Giorgio Maggiore. Dal 1656 al 1663 lavorò alla chiesa degli Scalzi e dal 1670 al 1672 costruì la facciata della chiesa dell’Ospedaletto.
Lo stesso senso scenografico ispirò anche le numerose costruzioni civili di Longhena, tra le quali notevoli sono il
Palazzo Pesaro (iniziato nel 1652) e il
Palazzo Rezzonico (iniziato nel 1667), la cui facciata fu terminata dall’architetto Giorgio Massari.