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La Basilica di San Marco, fulcro della vita religiosa e pubblica della città, luogo ove venivano consacrati i dogi, è uno dei principali simboli di Venezia e della sua storia. Fondata nell’829 per custodire il corpo dell'evangelista Marco, patrono della città, riflette nella complessa e articolata struttura le diverse fasi della costruzione, che hanno sovrapposto ai primitivi elementi romanico-bizantini i segni di interventi gotici e cinquecenteschi. Ristrutturata in diverse occasioni, assunse il caratteristico profilo delle chiese bizantine, con grande cupola centrale e cupole emisferiche. L'attuale aspetto della basilica è il frutto degli interventi compiuti tra l'XI e la fine del XIV secolo. La facciata, su cui si aprono cinque profondi portali d’entrata, è decorata da preziosi marmi e mosaici e divisa in due parti da una terrazza, sulla quale poggiano attualmente le copie dei Quattro Cavalli di rame dorato, preda di guerra dopo l’assedio di Costantinopoli a Venezia nel 1204. Capolavoro della scultura gotica, la facciata ha una composizione ricchissima di colonne, archetti, cuspidi e rilievi che, come in tutte le chiese medioevali, rappresentano spesso personaggi, mestieri o scene della vita quotidiana.
Internamente la distribuzione degli spazi segue la classica tipologia a croce greca dove poderose colonne sostengono le cupole sovrastanti. La struttura architettonica scompare quasi completamente sotto la magnificenza del rivestimento musivo. I mosaici a fondo oro, che decorano le superfici murarie superiori e le cupole, rappresentano la principale ricchezza della basilica: opera di maestri bizantini e veneziani dei secoli XII-XIV, furono in parte completati da altri maestri della scuola veneta nel 1500 su disegni di Tiziano, Tintoretto e Veronese.
400 - 1000 - S. MARCO - rev. 0.1.22