Un lato del campo.

Palazzo Loredan.

S. Stefano, dettaglio della decorazione del portale.
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Un lato del campo.


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Palazzo Loredan.


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S. Stefano, dettaglio della decorazione del portale.


Campo Santo Stefano

Conosciuto anche come Campo Francesco Morosini, dal nome del doge che qui visse nel XVII secolo, risulta uno dei campi più grandi della città. Fino ai primi dell’800, data la sua ampiezza, vi si svolgevano cacce ai tori; manifestazione che venne soppressa in seguito al crollo di una tribuna e alla morte di diversi spettatori. Luogo scelto anche per balli e feste di carnevale. Al centro del campo si eleva una statua raffigurante Nicolò Tommaseo (1802-1874), un intellettuale dalmata messosi in luce durante la rivolta del 1848 contro gli Austriaci. A sud della piazza sorge Palazzo Pisani, che dalla fine del XIX secolo è sede del conservatorio di musica. Sul lato opposto vi è Palazzo Loredan, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Nel campo sorge anche la chiesa di Santo Stefano, dalla storia particolare: fu sconsacrata per ben sei volte per via degli omicidi che furono perpetrati entro le sua mura. Costruita nel XIV secolo, la chiesa è caratterizzata dal bel portale scolpito da Bartolomeo Bon, dal campanile fortemente inclinato e dal canale che attraversa l’abside. L’interno offre uno splendido soffitto a travi, alte colonne in marmo di Verona e alcuni preziosi dipinti di Tintoretto.

1300 - 1400 - S. MARCO - rev. 0.1.21

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