Il ratto di Europa, Gimbattista Tiepolo, 1720-22, Venezia, Gallerie dell'Accademia.

Mercurio e Enea. Giambattista Tiepolo, affresco, 1757, Villa Valmarana, Vicenza.
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Il ratto di Europa, Gimbattista Tiepolo, 1720-22, Venezia, Gallerie dell'Accademia.


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Mercurio e Enea. Giambattista Tiepolo, affresco, 1757, Villa Valmarana, Vicenza.


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Giambattista Tiepolo

Giambattista Tiepolo (Venezia 1696- Madrid 1770) fu un pittore e massimo decoratore del Settecento, oltre che disegnatore ed incisore abilissimo.

Interessato ai contemporanei Giovan Battista Piazzetta e Sebastiano Ricci, e alla grande tradizione veneta cinquecentesca, Tiepolo rivelò, fin dalle prime importanti opere, quali la Gloria di S. Teresa (1720-25, chiesa degli Scalzi di Venezia), la Madonna del Carmelo (Brera a Milano), le Quattro scene mitologiche (1720-22, Gallerie dell’Accademia, la tendenza a staccarsi dal filone della tradizione barocca. Divenuto famoso oltre i confini veneziani, nel 1730 ricevette commissioni a Milano e in Lombardia, lavorando ad interi cicli decorativi per i più bei palazzi del capoluogo lombardo e alla cappella Colleoni di Bergamo.

Le opere di decorazione, le pale d’altare, le tele mitologiche e storiche si susseguirono senza interruzione in quegli anni in cui la creatività dell’artista apparve inesauribile: il soffitto per S. Maria dei Gesuati a Venezia (1737-39), i dipinti per la Scuola Grande dei Carmini (1740-44), quelli per palazzo Labia con Storie di Antonio e Cleopatra (1747-50), sono solo alcuni esempi. Nel 1750, Tiepolo si recò a Würzburg in Baviera con i figli Giandomenico e Lorenzo, suoi allievi, per attendere alla decorazione della residenza del principe-vescovo. Al ritorno dalla Germania risalgono la decorazione della villa Valmarana, presso Vicenza, il grande affresco sulla Gloria della famiglia Pisani nella villa di Stra, vicino Venezia, e il ciclo decorativo per palazzo Rezzonico.

L’ultima fase dell’attività di Tiepolo si svolse a Madrid, dove, chiamato dal re Carlo III , fu impegnato nella decorazione della sala del trono e in una serie di sette pale per la chiesa reale di Aranjuez (1770), sua ultima opera.


1600 - 1700 - - rev. 0.1.9

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