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Emilio Vedova (Venezia 1919-2006) è stato il più apprezzato pittore veneziano del ‘900. Di formazione autodidatta, nel 1942 aderì al gruppo milanese di “Corrente”, indirizzando ben presto la sua forma pittorica verso l’astrattismo. Nel 1946, fu uno dei fondatori del “Fronte nuovo delle arti” e nel 1952 entrò a far parte del gruppo degli “Otto”, coordinato dallo storico e critico d’arte Lionello Venturi.
Dopo aver sperimentato la pittura figurativa, seguita da una breve esperienza di “collages”, passò a creare composizioni geometriche nere, mediate da una libera interpretazione del cubismo, e quindi alla pittura informale. Nel 1961, iniziò la collaborazione con il suo concittadino e illustre musicista Luigi Nono, per le scenografie dell’opera Intolleranza ‘60. Con Nono fu anche protagonista, negli anni ’70, di un certo interventismo politico nelle file dell’estrema sinistra.
Tra le sue opere più significanti, Autoritratto e Interno di fabbrica (del 1949-50, Pinacoteca Civica di Forlì), facenti parte del progetto Verzocchi, una grande collezione sul tema del lavoro nella pittura contemporanea.
1800 - 2000 - - rev. 0.1.11