Luigi Nono (Venezia, 29 gennaio 1924 - 8 maggio 1990) è stato un compositore italiano di musica contemporanea. Ha trascorso la maggior parte della sua vita a Venezia frequentando l’intellighenzia veneziana del momento. Allievo del maestro Malipiero, Luigi Nono si impose negli anni ’50 come uno dei più significativi esponenti della nuova avanguardia musicale europea. Fin dai suoi primi saggi compositivi fu attento alla ricerca di una musica più vicina alle sensibilità contemporanee, che accomunasse anche la necessità di un impegno civile e politico. Maturato attraverso le esperienze della musica seriale, elettronica e concreta, il linguaggio espressivo musicale di Nono ha esplorato in diverse direzioni, sintetizzabili in un lirismo pulito ed assorto contrapposto ad una musica scossa da un’agitazione fonica ed espressiva. Tra i suoi più importanti lavori si ricordano: Epitaffio per Garcia Lorca (1953), Il conto sospeso (1955), Cori di Didone (1958), La fabbrica illuminata (1964), Al gran sole carico d’amore (1975). Alla fine degli anni ’70, il percorso musicale di Nono muove verso lidi più introspettivi, con la sperimentazione di musica elettronica in Io, frammento dal Prometeo (1981), e Quando stanno morendo, Diario polacco 2° (1982).