Venezia venne costruita su un insieme di più di cento isole situate nel mezzo di una laguna paludosa. Per far fronte a queste condizioni alquanto proibitive, i primi edificatori veneziani svilupparono tecniche di costruzione singolari, ricorrendo a pietre impermeabili supportate da zattere di larice e pali in legno di pino. Un metodo col tempo rivelatosi estremamente efficace, perché la maggior parte degli edifici veneziani è ben salda, con molti pali che resistono da più di 500 anni. Nel 1500 la città aveva già assunto buona parte della fisionomia attuale e solo nel XX secolo le nuove costruzioni hanno cominciato ad alterarne l’aspetto.
I pali, abbastanza sottili, in legno di pino, di quercia o di larice, venivano conficcati fino a 7,5 metri sul fondo della laguna prima dell’inizio delle costruzioni in un solido strato di
caranto. I pali, densamente stipati non marciscono, benché immersi nella fanghiglia, perché manca l’ossigeno necessario per i microbi dannosi.
Anche la pietra d’Istria, una varietà di marmo usata per le facciate, veniva utilizzata per la realizzazione di fondamenta a prova di umidità. Comunque in genere i materiali edilizi erano del tipo più leggero possibile, data la particolarità delle fondazioni che dovevano sostenerli. I pali di legno provenivano in prevalenza dalle foreste del Veneto del nord e trasportati via fiume nella laguna veneta, soprattutto attraverso le acque del Sile.
Quando il
Campanile di San Marco crollò nel 1902, i vecchi pali di sostegno vennero rinvenuti ancora in eccellenti condizioni, a distanza di 1000 anni dalla loro posa. Come il Campanile, tutti gli edifici a Venezia sono sorretti da lunghi e sottili pali di legno, che ben piantati nel sottosuolo ne costituiscono una fondazione solidissima. Ciò nonostante c’è un limite nel peso che i pali possono sopportare: il Campanile, il cui peso era aumentato nel tempo con diversi innalzamenti, all’improvviso crollò. Quando venne ricostruito, le fondazioni in legno vennero riutilizzate, ma questa volta, per sicurezza, se ne raddoppiarono le dimensioni.