Il Museo Archeologico Nazionale di Venezia, in Piazza San Marco, è sede di un'importante raccolta di sculture antiche, fra le quali alcune considerevoli originali greche, e poi bronzi, ceramiche, gemme e avori, monete, più una collezione archeologica di antichità egizie e assiro-babilonesi. Risulta un museo dallo spiccato carattere collezionistico, costituito da opere raccolte a partire dal XVI secolo, da insigni famiglie veneziane. Il Museo ebbe infatti origine dal lascito del
Cardinale Domenico Grimani che, alla sua morte, nel 1523, donò la sua collezione di oggetti antichi alla
Serenissima. Nel 1586 fu Giovanni Grimani a lasciare allo Stato un’importante raccolta di marmi antichi, a condizione che trovassero degna e definitiva sistemazione in un ambiente idoneo: il luogo fu individuato subito nell'Antisala della
Libreria Sansoviniana a fine ‘500, e poi nelle sale delle
Procuratie Nuove, due secoli dopo. Il riordino attuale del museo risale agli anni ’20, quando tutte le statue furono disposte in 12 sale, suddivise per epoche, correnti artistiche e soggetti, al fine di creare una panoramica della scultura classica greca e romana.