La
Ca' Dario, costruita in pietra d’Istria ornata con splendidi marmi policromi, rappresenta il simbolo della magnificenza dell’allora nuova Venezia rinascimentale.
Il palazzo detiene la particolarità della facciata non in asse, inclinata sul lato destro: lo scrittore
Henry James era infatti solito descriverlo come un castello di carte pronto a cadere al minimo contatto. L’asimmetrico edificio fu costruito intorno al 1487 da
Pietro Lombardo per volere di Giovanni Dario, segretario del Senato Veneziano, poi ambasciatore presso Bisanzio. Con la famiglia ticinese dei Lombardo riacquistarono importanza in Venezia i rivestimenti marmorei sui palazzi, già in auge nel ‘200. Le facciate in marmo, essendo molto costose, erano un segno ben visibile di ricchezza. Secondo la tradizione popolare, nel luogo dove sorge Ca’ Dario, anticamente vi era una necropoli. Voci che nascono da una serie lunga cinque secoli di disgrazie e di morti capitate ai proprietari alternatisi nelle stanze del palazzo.