La chiesa cattedrale greco-ortodossa di San Giorgio in Venezia, conosciuta con il nome di San Giorgio dei Greci, rappresenta una di quelle istituzioni nate grazie alla grande tolleranza verso i popoli stranieri che sempre contraddistinse il governo della
Serenissima. Dopo la conquista di
Bisanzio nel 1453 da parte dei Turchi, molti Greci trovarono rifugio e asilo a Venezia. Nel 1470 il governo veneziano consentì loro la libertà di culto. I lavori di costruzione della chiesa, da un progetto di Sante Lombardo, ebbero inizio nel 1539 e furono ultimati nel 1571, grazie ai contributi dei Greci ortodossi di Venezia: marinai, soldati mercenari, intellettuali.
S. Giorgio dei Greci, esternamente simile ad una classica chiesa veneziana di epoca
rinascimentale, all’interno si presenta come una basilica ad una navata con cupola. È arricchita da molte tele di pittori greci del XVI e XVII secolo. Annessa alla chiesa si trova la
Scuola di San Nicolò dei Greci opera di
Longhena.