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Il XII secolo significò per Venezia il secolo dei grandi cambiamenti: furono costruiti i cantieri navali dell’Arsenale come prima industria di stato (1104) ; fu rinnovato l’assetto governativo con l’introduzione di nuove procedure per l’elezione dei dogi (1172); si costruì il ponte in legno della Moneta (1181) sul Canal Grande, unendo la “civitas” amministrativa e politica con la zona dei mercati; venne divisa tutta l’area edificata cittadina nei sei sestieri tuttora esistenti e ad ognuno di essi venne dato un proprio rappresentante presso il governo; sorsero i primi palazzi importanti mentre il Palazzo Ducale, più volte distrutto dagli incendi, venne completamente restaurato, così da perdere il suo primigenio aspetto di fortezza; venne ristrutturata la piazza su cui affaccia la splendida basilica marciana, rinnovata ed arricchita nel 1063-1066 con marmi, mosaici ed altri elementi decorativi di stile orientale, che ne fecero “la chiesa più bella del mondo”.
La scelta di Venezia come luogo di incontro e riconciliazione fra il Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa (24 luglio 1177) portò nuovi vantaggi alla Serenissima confermando, a livello internazionale, il suo ruolo di potenza “affidabile e prestigiosa”. L’immagine di Venezia venne molto curata e consolidata con una serie di manifestazioni e liturgie attraverso le quali i simboli del potere imperiale e della chiesa si ricollegavano ai simboli della regalità del doge. Riprendevano così vigore cerimonie e rituali tradizionali quali lo “Sposalizio col Mare”, durante il quale il doge buttava un anello nella laguna per simboleggiare l’unione della città con l’acqua, elemento fondamentale per il potere e le fortune di Venezia.
1100 - 1200 - - rev. 0.1.14