Igor Fëdorovič Stravinskij (Oranienbaum, 17 giugno 1882 – New York, 6 aprile 1971) è stato un compositore di origine russa, in seguito naturalizzato francese e poi statunitense. Prototipo del russo cosmopolita, Stravinskij rimane ancora oggi uno dei più apprezzati compositori del ‘900. La maggior parte dei suoi lavori rientrano nell'ambito del [neoclassicismo], ma la sua popolarità è affidata a tre balletti composti durante il suo primo periodo, noto come il periodo russo: L'uccello di fuoco (1910), Petrushka (1911) e La sagra della primavera (1913), tre opere che reinventarono il genere del balletto.
La sua opera omnia, passata attraverso tre principali periodi stilistici, il periodo primitivo o russo, il periodo neoclassico e il periodo dodecafonico o seriale, include composizioni d'ogni genere, dalle sinfonie alle miniature per pianoforte. Ottenne grande fama anche come pianista e direttore d'orchestra, dirigendo spesso le prime delle sue composizioni in molte grandi città come Parigi, Berlino, Londra, New York e Venezia. A Venezia, in particolare, Stravinskij deve il successo de La carriera del libertino (“The Rake’s progress”), melodramma in tre atti su libretto di W.H. Auden: l’opera fu allestita per la prima al
Teatro La Fenice l’11 settembre 1951, suscitando molto scalpore con arie, duetti e quartetti pieni di virtuosismi. Tutti sorprendenti espedienti che hanno rappresentato forse l’apice del paradosso neoclassico di Stravinskij.
Si sentì talmente legato a Venezia che espresse chiaramente il desiderio di voler essere sepolto nella città lagunare. Dopo la sua morte, avvenuta a New York nel 1971 all’età di 88 anni, il desiderio venne esaudito: oggi riposa nel cimitero monumentale dell’
isola di S. Michele, accanto alla tomba del suo amico Sergej Diaghilev, musicista e impresario dei suoi balletti.