Gustav Mahler (Kaliŝtê in Boemia 1860- Vienna 1911) fu un compositore e direttore d’orchestra di origine boema. Iniziato lo studio della musica all’età di cinque anni, nel 1872 si trasferì a Vienna dove frequenta il Conservatorio. Due anni dopo, a soli 14 anni, si avviò alla carriera di direttore d’orchestra. Dirigerà nelle più belle orchestre della Mitteleuropea come Lubiana, Kassel, Praga, Lipsia, Budapest, Amburgo. Nel 1898 tornò a Vienna come direttore dell’Opera dove rimase fino al 1907, quando si trasferì a New York al culmine della fama. Qui diresse per l’ultima volta nel febbraio del 1911, prima di dover rientrare per motivi di salute a Vienna, dove morì per una crisi cardiaca tre mesi più tardi.
Mahler compose dieci sinfonie, delle quali l’ultima incompiuta, e molte pagine
liederistiche . Il catalogo di musica da camera comprende, per un Quartetto con pianoforte, un primo tempo in la minore e uno scherzo in sol minore.
Nei suoi primi lavori giovanili, alla melodia e al ritmo con richiami classici a Brahms e Schumann, si unisce presto un senso di angoscia di modello espressionista. La stessa musicologia ha avuto a lungo difficoltà ad inquadrare lo stile di Mahler, che spinse il linguaggio tonale ai limiti delle possibilità, ottenendo risultati spesso forzati ma comunque suggestivi. Una interessante similitudine recita che Mahler raggiunge un paese vicino non per la strada più semplice, ma facendo tutto il giro del mondo.
Mahler lega la sua persona e la sua musica a Venezia grazie al romanzo di Thomas Mann, Morte a Venezia, in cui il protagonista ha il suo nome e le sue fattezze. Lo stesso Luchino Visconti, nella splendida trasposizione cinematografica, utilizza come colonna sonora un adagetto della Quinta Sinfonia.