Claudio Monteverdi (Cremona, 15 maggio 1567- Venezia, 29 novembre 1643), fu compositore, violista e cantante. Le sue composizioni hanno segnato il passaggio dalla musica rinascimentale alla
musica barocca. A ventidue anni fu assunto alla corte di Mantova in qualità di corista e violista e nel 1603 il duca Vincenzo Gonzaga lo nominò maestro di cappella. Nel 1607, Monteverdi compose la sua prima opera, L'Orfeo: fu un grande successo per un’opera dallo stile musicale del tutto nuovo, un cosiddetto “dramma per musica”. Pochi i suoi lavori di musica sacra, anche se uno dei più grandi esempi nella storia della musica, al pari de Il Messia di Handel e la Passione secondo Matteo di Bach, è da ritenersi il Vespro della Beata Vergine del 1610, un insieme musicale emozionante e drammatico dove Monteverdi esprime appieno il suo inconfondibile estro. Nel 1613 si trasferì a Venezia, dove venne nominato direttore del coro di San Marco. Qui furono completati gli ultimi tre dei nove libri di madrigali pubblicati, tra i quali i cosiddetti Madrigali guerrieri et amorosi con la scena drammatica di Tancredi e Clorinda, dove si ottiene un originalissimo arrangiamento con il primo utilizzo del
tremolo e del
pizzicato, veri e propri effetti speciali per l’epoca. Monteverdi fu un grande compositore di madrigali tanto che l’ottavo libro, sopra descritto, viene considerato dai critici la perfezione di questa forma musicale. Durante gli ultimi anni di vita, il musicista già ammalato, riuscì a portare a compimento le sue due ultime opere: Il ritorno di Ulisse in patria (1641) e L'incoronazione di Poppea (1642). Quest’ultima in particolare, considerata il suo ultimo capolavoro, ebbe un’incidenza notevole sul futuro sviluppo della musica da chiesa.