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William Shakespeare (Stratford on Avon 1564-1616), drammaturgo e poeta inglese, è considerato tra i più grandi geni letterari di tutti i tempi. Soprannominato il “Bardo”, divenne presto un vate per il popolo inglese. Di famiglia numerosa ma agiata, si sposò giovanissimo per poi trasferirsi a Londra. Qui lavorò come attore e iniziò a scrivere, tanto che nel 1592 era già considerato un drammaturgo affermato. Entrato nelle grazie della corte reale inglese, nel 1599 creò il “The Globe”, luogo-simbolo del teatro shakespeariano. Il suo stile incontrò il gusto popolare, pur sviluppando una complessa caratterizzazione dei personaggi e una raffinata poetica. Oggi le sue opere, tradotte nelle maggiori lingue, sono rappresentate in tutto il mondo e sono suddivisibili grossomodo in quattro periodi: il primo (1589-95), di sperimentazione e apprendimento delle tecniche di scrittura teatrale; il secondo (1595-1600), dominato dalle "histories", i drammi storici come l’Enrico V, e dalle grandi commedie come Sogno di una notte di mezza estate, Molto rumore per nulla, La dodicesima notte, La bisbetica domata, ma anche da alcune tragedie della forza di Romeo e Giulietta e Giulio Cesare; il terzo (1600-08), è quello delle grandi tragedie, come Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear, Antonio e Cleopatra; l’ultimo (1609-12), è quello dei “romances” o tragicommedie, dalle atmosfere fiabesche, come La tempesta. Alcuni suoi lavori furono ambientati in Veneto, in una regione più immaginata che vissuta: la Bisbetica domata a Padova, Romeo e Giulietta a Verona, il Mercante di Venezia e l’Otello a Venezia. Anche la città lagunare rappresentò un luogo immaginario e indistinto per il Bardo, in quanto egli non vi si era mai recato.
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