Giovanni Giacomo Casanova (Venezia 1725- Dux in Boemia 1798) fu uno scrittore italiano dalla dubbia moralità. Figlio di attori, venne avviato alla carriera ecclesiastica prendendo gli ordini minori nel 1743. Viaggiò per tutta l’Europa, vivendo spesso di espedienti: giocatore e baro, dalle frequentazioni poco raccomandabili, fu nello stesso tempo personaggio stimato e ricevuto da re, artisti, filosofi e scienziati. Nel 1755, a Venezia, venne accusato di libertinaggio e ateismo, e per questo arrestato e chiuso nei Piombi, da dove evase con una fuga avventurosa. Negli ultimi anni fu bibliotecario nel castello di Dux in Boemia, dove, tra il 1791 e il 1798, scrisse in francese la Storia della mia vita (Histoire de ma vie), conosciuta anche con il titolo di Mémoires. L’autobiografia è un suggestivo affresco di vita settecentesca tra Venezia e le corti d’Europa, dove Casanova descrive una ricca e colorita galleria di luoghi di piacere e di gioco, teatri, alberghi, palazzi nobiliari, una continua esaltazione di energia vitale, incarnata nella figura dello stesso autore-protagonista, cinico, beffardo, sfruttatore e autentico talento nelle avventure galanti. Casanova, sempre in francese, scrisse l’Icosameron (1788), un romanzo di ispirazione vagamente illuministica, e la Storia della mia fuga (Histoire de ma fuite, 1788), in cui narra l’evasione dai Piombi.