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Dai capolinea delle mude d’Oriente, alcuni mercanti, i più coraggiosi, proseguivano il viaggio sulle vie carovaniere dell’Asia centrale, dell’India e della Cina. Uno dei primi fu il viaggiatore veneziano Marco Polo, che attraversò l’Asia fino ad arrivare in Cina alla corte dell’imperatore Kublai Khan, presso la quale visse per 17 anni nella seconda metà del ‘200. Descrisse la sua avventura nel Milione, un’opera che fu per lungo tempo la più importante fonte di notizie sull’Asia orientale. Ma già prima di lui avevano viaggiato su quelle piste alcuni missionari cristiani. A tutte le piste che con il tempo furono solcate da nuove carovane, venne dato nell’800 il nome suggestivo di Via della Seta: un reticolo di itinerari terrestri, marittimi e fluviali, su uno sviluppo di circa 8.000 km, che permettevano alle carovane di attraversare l'Asia centrale, collegando la Cina all’Asia Minore e al Mediterraneo attraverso il Medio Oriente.
Il nome di Via della Seta derivava dal fatto che l’Oriente, e la Cina in particolare, era il maggior fornitore di seta per l’Europa. Il prezioso prodotto era fondamentale per la società occidentale dell’epoca, che con le sue fiorenti industrie di lavorazione ne aveva fatto la materia prima per tutti gli indumenti di prestigio, dagli abiti delle dame a quelli dei sovrani, dei cavalieri, dei magistrati, dei vescovi.
L’Oriente forniva inoltre pietre preziose e semipreziose, provenienti perlopiù dall’India, dalla Persia e dall’isola di Ceylon, come anche i cristalli di rocca dell’Afghanistan e i lapislazzuli del Caucaso. Anche i prodotti tintori e l’allume, utilizzato per il fissaggio dei colori sui tessuti, provenivano dalle lontane terre d’Oriente per essere fagocitati dall’industria tessile occidentale.
Ma il grosso delle mercanzie di provenienza orientale era costituito dalle spezie, che di fatto arrivavano in gran parte dall'estremo Oriente, dall'India e in particolare dal porto di Goa, dall’isola di Ceylon, dall'Indonesia e dalla Cina, con lunghi percorsi a dorso di cammello attraverso la Persia e il Turkestan, fino ai porti del Mar Nero, o più a sud, sulle sponde mediterranee del Medio Oriente.
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