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Venezia, grazie alla sua vocazione commerciale, divenne in breve tempo il centro europeo più sviluppato per le relazioni con l’Oriente. Le rotte commerciali con il Levante furono dominate dal governo della Serenissima per secoli. A testimonianza di ciò va ricordato il nome che gli Orientali dettero a Venezia, nota come bunduqiyya. Sembra che furono proprio i mercanti veneziani a esportare per primi nei numerosi scali del Levante queste primitive armi da fuoco.
Ma gli eleganti palazzi e i raffinati lavori di pietre preziose mostrano anche quanto Venezia abbia attinto dalle civiltà orientali, in un interscambio culturale durato secoli. La colonizzazione commerciale del Mediterraneo orientale fu operata da Venezia in seguito alle Crociate: nella prima di queste (1099-1100), lo Stato veneziano mandò a Giaffa una flotta di 200 navi, mettendola a disposizione di Goffredo di Buglione, ottenendo in compenso la concessione di una chiesa e di un luogo atto al mercato in ogni città che venisse presa dai Crociati, oltre all'esenzione dalle imposte in tutto il Regno di Gerusalemme. Così queste colonie, disseminate nel XII secolo da Alessandretta fino a Giaffa, diventarono importanti centri commerciali e luoghi di approdo, un po’ come avvenne nell’antichità con i i Fenici, i Greci e i Romani. I prodotti delle Indie, della Persia e dell’estremo Oriente come pepe e altre spezie, profumi, pietre preziose e seta, a cui si aggiungevano i prodotti locali, specie della Siria, come cotone, allume, armi e altri manufatti artigiani, si scambiavano con pochi prodotti dell’Occidente come legname, metalli e stoffe di lana. Altri importanti scali commerciali furono Laiazzo e Antiochia in Turchia, Tripoli, Aleppo in Siria, Gerusalemme.
Se il Medio Oriente, la Siria in particolare, era il grande punto terminale, assieme al Mar Nero, dei flussi mercantili provenienti dall’India e dall’Estremo Oriente, l’Egitto rappresentava lo sbocco per le merci provenienti dall’interno dell’Africa, del sale libico, delle pietre preziose d’Arabia come onice e corniola, ma anche di prodotti che gli abitanti delle isole dell'Oceano Indiano affidavano a imbarcazioni spinte dai Monsoni fino alle coste orientali dell'Africa, ai porti del golfo Persico e del Mar Rosso, che risalendo il Nilo giungevano fino ad Alessandria. Tra le mude veneziane più antiche, non per altro si ricordano quelle di Siria e di Alessandria d’Egitto.
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