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Nel corso della quarta crociata (1202-1204) Venezia acquisì il possesso delle isole e delle località marittime commercialmente più importanti dell’impero bizantino, che mutò nome in Impero d'Oriente. La conquista di una rete di porti, nonché delle isole di Corfù (1207) e di Creta (1209), le garantì importante attività commerciale con il Levante. Già in possesso dell’isola di Eubea, acquistata nel 1204, Venezia si avviò così a diventare il centro di un vasto impero marittimo che al suo culmine, nel corso del ‘300, comprendeva, oltre le coste dalmate e le grandi isole greche succitate, la parte meridionale della Morea, la maggior parte delle isole Cicladi e la grande isola di Cipro. Alla fine del XIV secolo la flotta veneziana poteva contare su circa 17.000 marinai e oltre 3.000 navi di vario tipo, che permettevano alla città lagunare di avere quasi il completo controllo commerciale nel bacino orientale del Mediterraneo.
L’isola di Corfù, la più veneziana delle isole greche, dopo pochi anni di dominio veneziano, fu presa prima dagli Svevi e poi dagli Angioini napoletani, che nel 1402 la vendettero di nuovo a Venezia per 30.000 ducati d'oro. Anche l’isola di Cefalonia, nel mar Ionio, e quella di Rodi, ubicata sotto la Turchia, furono molto legate alle sorti veneziane. Tutte le isole della Grecia, grandi e piccole, furono determinanti per il mantenimento del potere commerciale nel Mediterraneo orientale, in quanto fungevano da scali attrezzati e confortevoli approdi per i convogli e le navi mercantili e militari veneziane. Anche l’isola di Cipro fu un centro di snodo basilare per il potere e i commerci veneziani. L’isola, annessa ufficialmente a Venezia nel 1489, come dono di Caterina Cornaro regina di Cipro, fu governata per ottant’anni da Venezia, fino all’invasione turca del 1570. A Cipro si producevano cotone, sale e zucchero: il cotone dette nome a una muda istituita nel 1344, con tappa finale nell’isola, mentre lo zucchero veniva raccolto nelle grosse coltivazioni di proprietà della famiglia veneziana dei Corner per poi essere spedito e raffinato a Venezia.
Tra la fine del ‘600 e i primi del ‘700 cominciò il declino della gloria militare e commerciale della Serenissima, prima con la cessione di Creta ai Turchi nel 1669, in seguito con la resa della Morea ricca delle piazze di Modone, Corone e Navarino, e di tutti i possedimenti in Egeo. Nel 1718, con il trattato di Passarowitz, stipulato tra Austria e Impero Ottomano, si mise la parola fine all’impero marittimo di Venezia, il cosiddetto “Stato da Mar”, ormai ridotto alle sole coste dalmate.
1100 - 1200 - - rev. 0.1.10