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In passato la Festa della Sensa (o Sposalizio col mare) era la manifestazione più importante che si svolgeva a Venezia: in questo giorno si celebrava il simbolico sposalizio del mare, segno della riconosciuta autorità e supremazia veneziana sul Mare Adriatico. La sua origine sembra ricollegarsi alla vittoriosa conquista della Dalmazia da parte del Doge Pietro Orseolo II intorno nell'anno 1000, ma la forma rituale definitiva tramandata fino a noi risale al tempo del Doge Sebastiano Ziani che, in ricompensa dei servigi resi alla chiesa, avrebbe avuto in dono dal Papa il simbolico anello con cui doveva compiersi ogni anno il rito dello sposalizio.
Allora il doge, la signoria e il clero veneziani, gli ambasciatori stranieri, raggiungevano l'imboccatura del porto del Lido a bordo del Bucintoro, seguiti da un corteo popolare di barche addobbate a festa; quindi il Patriarca di Venezia benediceva il mare con il lancio dell’anello pronunciando la frase ". In segno di eterno dominio Noi, Doge di Venezia, ti sposiamo, o mare". Questa formula e questa cerimonia davano inizio alla festa che nei tempi d’oro durava anche 15 giorni consecutivi.
Oggi la festa è celebrata il giorno dell’Ascensione come rievocazione storica e il rituale lancio dell’anello viene effettuato dal sindaco della città. Nonostante si cerchi di recuperarne le radici, i veneziani si sono col tempo piuttosto disaffezionati a questa festa.
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