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In origine dimora di Antonio Grimani, doge dal 1521 al 1523, l'edificio attuale costituisce il risultato di interventi architettonici effettuati tra il 1532 e il 1569. Palazzo Grimani è frutto di un’architettura che in sé fonde elementi della tradizione veneziana e quella tosco-romana. Il progetto finito risulta distante dallo schema classico dei palazzi veneziani: la parte centrale non ha il consueto rilievo e le colonne e le finestre formano luci e ombre che paiono scomporre il piano della facciata in piani distinti.
La fusione tra diverse culture artistiche si riscontra anche nelle decorazioni pittoriche degli interni, opera di artisti provenienti da scuole diverse. L'aspetto storico-artistico del palazzo riflette il gusto e la politica culturale della famiglia Grimani che giocò la propria fortuna sociale, economica e politica tra Venezia e Roma. Dal 1981 Palazzo Grimani fa parte del Polo Museale Veneziano.
1500 - S. MARCO - rev. 0.1.13